Mindfulness lavoro

Mindfulness at Work

Trova spazi di Respiro nella giornata lavorativa

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Mindfulness e Lavoro

Si narra che una volta uno scettico abbia chiesto al Buddha cosa ci fosse di tanto speciale in ciò che predicava. Lui rispose che i suoi monaci sapevano di essere in piedi mentre erano in piedi, di essere seduti mentre erano seduti, di mangiare mentre mangiavano, di camminare mentre camminavano.

Noi, di conseguenza, dovremmo sapere che stiamo scrivendo un’e-mail mentre scriviamo un’e-mail, guidando (e non usando il cellulare!) mentre guidiamo, provando rabbia, gelosia o qualsiasi altro sentimento mentre proviamo rabbia, gelosia o qualsiasi altro sentimento. Tutto ciò è talmente scontato da sembrare quasi banale. Eppure non lo è”

(L.Weiss – Compassionate Leadership at the Stanford Graduate School of Business)

Il contesto lavorativo offre molte situazioni “sfidanti”: dal viaggio casa-lavoro nel traffico, al confronto con i colleghi, al fatto di ricevere più stimoli contemporaneamente (e-mail, telefono…), la sensazione di dover raggiungere determinati livelli di performance. Lo stesso ambiente di lavoro a volte può essere percepito come non accogliente.

Se, da un lato, non è possibile rallentare i ritmi di un’azienda, dall’altro, possiamo modificare il nostro modo di rispondere a ciò che ci circonda.

La mente umana, per sua natura, si sposta continuamente da un argomento all’altro; quotidianamente sperimentiamo decine di migliaia di pensieri che è stato dimostrato essere per lo più gli stessi del giorno precedente, ci perdiamo in dialoghi interiori, nel rimuginare sulle discussioni avute, nelle fantasie sul futuro; mentre facciamo qualcosa, la mente vaga a quello che dobbiamo fare dopo o nei giorni successivi.

Interpretiamo i fatti e i comportamenti altrui secondo i nostri punti di vista, dando per scontato ciò che pensano le altre persone, coltivando malintesi.

La personalità è di natura reattiva, si muove con il “pilota automatico”: a seguito di uno stimolo esterno (parole, eventi) o interno (pensieri, stati d’animo), produce istantaneamente comportamenti di cui poi ci si pente oppure stati d’animo dolorosi, come l’ansia ad esempio e questo a lungo andare si ripercuote sulle relazioni, sulla capacità di vedere i problemi nella giusta dimensione e sulla qualità di vita in generale.

Le reazioni automatiche non consapevolizzate contribuiscono infatti a quello che normalmente chiamiamo “stress”, poiché, in ultima analisi, non sono altro che una reazione di allarme più o meno marcata a cui l’organismo risponde attivando il sistema nervoso simpatico e mettendo in circolo i cosiddetti “ormoni dello stress” (adrenalina, cortisolo…) come se la persona fosse in un oggettivo stato di pericolo.

In realtà, anche una semplice discussione con un collega può determinare uno stato di allarme, poiché questo è strettamente legato alla percezione del singolo.

Se la condizione di allarme percepito dura per lungo tempo, l’equilibrio dell’organismo può alterarsi e possono comparire disturbi fisici quali aritmie, disturbi gastrointestinali, disturbi del sonno, ansia, ipertensione…

Prima di giungere a questo, può venire in aiuto la pratica di Mindfulness allenando la capacità a restare nel momento presente.

Come fare e quali sono i benefici?

Attraverso l’ascolto del corpo e del respiro, le uniche parti di noi che sempre sono nel presente, gradualmente si riduce la tendenza a seguire i pensieri nel passato o nel futuro, diviene più facile restare centrati in ciò che si sta facendo.

Si impara a riconoscere i propri stati d’animo, le proprie emozioni ed anche le modalità con cui vengono interpretati gli eventi, cercando per quanto possibile di rimuovere il giudizio; non si tratta di fare auto-analisi, ma semplicemente di riconoscere ciò che c’è in noi nel presente.

Non è possibile (né consigliabile) bloccare l’insorgere degli automatismi, dato che sono legati ai meccanismi di sopravvivenza, tuttavia, il fatto di portare ascolto a ciò che si sta vivendo mentre accade, fa sì che, in caso di eventi stressanti, la reazione sia meno intensa e l’organismo riesca più facilmente a recuperare il proprio equilibrio a posteriori.

La consapevolezza di ciò che si sta provando consente inoltre di scegliere: se un dato evento portava in precedenza ad una reazione sempre uguale e istantanea, ora diventa possibile scegliere un comportamento nuovo se lo si desidera; quella che nasce come reazione, diviene risposta allo stress.

Anche nella giornata lavorativa si possono trovare spazi per prendersi cura di sè

Spesso si considera che lo spazio dedicato al lavoro sia separato da quello in cui ci si prende cura di sé.

Il messaggio che porta il percorso Mindfulness at Work, invece, è che ha senso coltivare il wellbeing, il proprio benessere, ogni giorno, anche mentre si lavora.

Scopo di questo percorso è guidare i partecipanti a sviluppare e portare attitudini di mindfulness nel contesto lavorativo, così da ridurre il livello di stress percepito.

La consapevolezza favorisce inoltre una maggiore concentrazione e facilità a individuare soluzioni alternative, una migliore comunicazione e collaborazione.

STRUTTURA

Il corso Mindfulness at Work si compone di 8 incontri a cadenza settimanale di circa 1.5h ciascuno.
Ogni incontro prevede momenti di pratica (seduta, distesa, camminata), momenti di condivisione/discussione per lo più incentrati sulle tematiche lavorative e brevi cenni teorici.
Come in ogni percorso di Mindfulness, un accento importante è dato all’aspetto dell’esperienza, poichè è fondamentale ritrovare e allenare la capacità di ascoltarsi.
E’ fortemente consigliato riservare parte del proprio tempo alla pratica quotidiana che verrà indicata settimanalmente.

INFORMAZIONI: 389 887 5971 oppure [email protected]

Testimonianze

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