Il Rebirthing è una tecnica di respirazione circolare che può essere d’aiuto in caso di situazioni legate a vecchi traumi, stress, conflitti emotivi, dipendenze, ma anche per affrontare dinamiche legate alla propria personalità.
È una particolare pratica che promuove un profondo stato di auto-esplorazione e di benessere interiore.
In questo articolo vedremo assieme che cos’è il rebirthing, i benefici che genera nella persona che lo pratica, qual è la sua storia e il suo legame con il mondo dello yoga.
CHE COS’E’ IL REBIRTHING
Il rebirthing è una tecnica di respirazione circolare consapevole, che mira a rigenerare il corpo e la mente e promuove il benessere psicofisico della persona.
È una pratica di respirazione che consiste nell’inalare ed esalare profondamente senza pause intermedie, e rilascia lo stress, l’ansia e le tensioni emotive negative, aumentando la consapevolezza di sé.
Il suo nome significa “rinascita”, intesa come rinnovamento e nuova scoperta di sé stessi e come possibilità di rivivere i vissuti psicofisici ed emozionali della nascita e del nostro vissuto prenatale.
Proviene dallo Yoga del Respiro o Pranayama ed è stata riscoperta e diffusa negli anni 60-70 grazie al lavoro del ricercatore americano Leonard Orr, che sperimentandola su sé stesso e sugli altri, comprese i benefici che questa tecnica genera nelle persone.
Attraverso la respirazione circolare, infatti:
– Si favorisce il rilascio e l’integrazione di memorie associate a eventi negativi della vita;
– Si rielaborano i traumi passati che hanno generato tensioni emotive negative e comportamenti disfunzionali;
– Si risolvono schemi mentali negativi;
– Si promuove un senso di benessere psicofisico e di autoguarigione.
Oggi tale tecnica è di aiuto in caso di situazioni causate da vecchi traumi, stress, conflitti emotivi, dipendenze e per affrontare dinamiche negative della propria personalità, che possono sabotare la crescita della persona.
Con il rebirthing si mantengono attivi i due emisferi cerebrali, mettendoli in comunicazione tra di loro e integrando gli aspetti cognitivi ed emozionali delle esperienze vissute, in modo da attivare il processo di rielaborazione e di sostituzione di comportamenti non funzionali (scopri la mia esperienza con il rebirthing).
IL SUO LEGAME CON IL MONDO DELLO YOGA
La tecnica del rebirthing ha un forte legame e una connessione storica con lo yoga, in quanto le sue radici affondano in antiche pratiche orientali come il Pranayama (Yoga del Respiro) e il Kundalini Yoga.
Si distingue da queste discipline, però, per la sua tecnica di respirazione circolare, che prevede un respiro continuo e connesso, senza pause tra un’inspirazione ed una espirazione.
Il suo nome originario in sanscrito era “Pranapanagati”, ma nel mondo occidentale si è diffusa, grazie allo studio di Leonard Orr, con il nome di “rebirthing” inteso come rinascita, rinnovamento e scoperta di sé.
Il lavoro di Orr ha permesso di riscoprire e di diffondere questa tecnica di respirazione, che può portare a rivivere eventi passati, rielaborandoli in modo da attivare una crescita personale e spirituale.
Partendo da antiche tecniche di respirazione orientali, il ricercatore americano ha compreso le potenzialità di questa pratica e, grazie a un’esperienza vissuta in prima persona, che gli ha fatto rivivere il momento della sua nascita, ha potuto rielaborare i suoi eventi traumatici.
Con questo bagaglio di esperienze e di conoscenze, nel 1977 Leonard Orr partì per l’India, dove incontrò il maestro yogi Babaji, che definì il rebirthing come uno “yoga per gli occidentali”.
I BENEFICI DEL REBIRTHING
Vivere l’esperienza del rebirthing genera molti benefici nelle persone, che provano un senso generale di benessere psicofisico e un maggiore equilibrio tra corpo e mente.
In particolare, la respirazione circolare di questa pratica permette di:
– Ridurre lo stress e l’ansia, favorendo il rilassamento del corpo;
– Rilasciare ed elaborare le emozioni represse, traumi e schemi di pensieri negativi, generando un maggiore sollievo emotivo;
– Migliorare l’ossigenazione e la circolazione, incrementando il flusso energetico e l’energia vitale;
– Avere una maggiore consapevolezza di sé stessi e delle proprie emozioni (leggi il mio articolo dedicato alla mindfulness e all’incontro con le emozioni);
Possedere una maggiore chiarezza mentale e una migliore concentrazione.
Inoltre, può essere d’aiuto per risvegliare la capacità di autoguarigione e per attivare una connessione più profonda con il proprio sé interiore.
Nel mio studio le sessioni di rebirthing possono essere fatte singolarmente oppure in gruppo, ma sempre in presenza, in modo da favorire efficacemente la rinascita e la rielaborazione di eventi traumatici.
Attraverso queste sedute potrai vivere un’esperienza che ti aiuterà nella tua crescita personale e ad attivare un equilibrio tra corpo e mente.
Vuoi saperne di più sul rebirthing e sui percorsi che offro nel mio studio olistico? Contattami e scopri come il respiro può generare un benessere psicofisico per la tua persona.