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Mindfulness e pensieri

Mindfulness e Pensieri Negativi

Pensieri Negativi – Una via verso la sofferenza (Parmarth Niketan)

Questa insegnante mi piace molto. Ho tradotto e riassunto questo breve video sui pensieri negativi e sulla consapevolezza dei pensieri in generale. Potete ascoltare il video originale (in fondo) impostando i sottotitoli in italiano se preferite

“Spesso trascuriamo il potere dei pensieri.

Comprendiamo il potere e le capacità delle nostre mani, del nostro corpo; il potere delle parole, al punto che a volte diamo all’altro la responsabilità del nostro malessere “stavo così bene, ma tu hai detto quelle parole e ora sono arrabbiato, mi hai ferito”; diamo agli altri il potere di cambiare il nostro stato d’animo.

Eppure sottovalutiamo il potere del pensiero senza considerare che tutto parte dal pensiero; prima di un’azione (camminare, parlare, mangiare,…) c’è sempre un pensiero di cui siamo o meno consapevoli.

Se i nostri arti cominciassero a muoversi a caso, se non potessimo controllare ciò che diciamo, penseremmo di essere ammalati, sappiamo che è bene controllare i movimenti, le parole che escono dalla bocca; eppure i pensieri, che determinano le nostre azioni, che creano la nostra realtà, quelli li lasciamo vagare.

E’ qui che interviene l’importanza della pratica di Mindfulness perchè ci consente di riconoscere il pensiero e comprendere dove ci sta portando

I pensieri sono veicoli, mezzi di trasporto

Immaginiamo che un amico ci chiami: “Ho due biglietti di prima classe per un viaggio, vieni con me?” e alla nostra domanda “per dove?”, lui risponda “verso l’inferno, la sofferenza”; ci sentiremmo di accettare? Probabilmente no, non vogliamo andare verso la sofferenza; per quanto il viaggio e la compagnia possano essere piacevoli, non ci interessa la destinazione.

Eppure ogni volta che abbiamo pensieri del tipo “Non è giusto”, “E’ colpa tua, mi hai fatto arrabbiare”, “Non sono bravo abbastanza, intelligente abbastanza..”, “Non valgo abbastanza”… Questi sono tutti mezzi di trasporto verso la sofferenza e noi ci saltiamo su prontamente, li seguiamo e la cosa incredibile è che lo abbiamo fatto così tante volte nella nostra vita che sappiamo benissimo che ci porteranno verso la sofferenza, ma continuiamo a seguirli.

Questi pensieri portano alla separazione, alla negatività, alla proiezione, mi tengono lontano dalla Verità di chi Io Sono.

E quindi, ogni volta in cui si presenta un pensiero squalificante o giudicante, immaginiamo di essere alla fermata dell’autobus e dire “no grazie, non salgo, la destinazione non mi interessa”.

Un altro modo di vedere la cosa è immaginare di essere sdraiati e guardare un bellissimo cielo blu in una giornata leggermente ventosa; ad un certo punto giunge una nuvola (il pensiero) e abbiamo due possibilità: mi aggancio alla nuvola e continuo a seguirla mentre si sposta nel cielo, così facendo mi identifico con il pensiero; oppure continuo a mantenere la mia attenzione sul blu del cielo, mentre la nuvola passa, sono consapevole della sua presenza, ma non mi lascio portare via. E mentre arrivano altre nuvole, altri pensieri, mantengo la mia attenzione allo spazio tra una nuvola e l’altra, so che sono solo pensieri.

La meditazione insegna a restare radicati in quello spazio di blu tra un pensiero e l’altro

Le distrazioni arrivano, anche durante la pratica, pensieri, rumori, odori, questo è il modo in cui la mente si esprime; semplicemente si continua a tornare ogni volta al respiro, tornare alla consapevolezza, perchè questo allenamento durante la pratica, ci dona gli strumenti per evitare di salire sul primo autobus che passa per la nostra mente in ogni momento della giornata”.

La Mindfulness, la nostra presenza consapevole, ci consente di scegliere dove vogliamo andare

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